CAZZOTTI AMERICANI #EP1 : La nascita di mamma Mustang.

Innanzitutto il contesto : siamo in America all'inizio degli anni 60, i nuovi patentati sono la prima generazione di giovani del dopoguerra, ragazzi pieni di forze e speranze in un momento di fervore economico senza pari.
Serve un prodotto nuovo, qualcosa in cui questa nuova gioventù possa rispecchiarsi, una creatura a quattro ruote che alleggerisca le pesanti, sebben lussuose, linee dei carri anni '50 e che accompagni questi uomini nuovi in un contesto sociale completamente nuovo.

Tutto questo fu l'incipit per una nuova generazione di auto, ma soprattutto di una rivalità, vecchia ormai di 50 anni, tra Ford, Chevrolet e Dodge.
Ma andiamo con ordine.Il nome chiave dell'inizio di questo racconto è quello di Lee Iacocca, un giovane ingegnere statunitense di origini italiane che negli anni si era fatto strada tra i ranghi Ford per le sue brillanti intuizioni in fatto di marketing.

Iacocca sa che il mercato si sta rinnovando ed è convinto di sapere quale sia la giusta formula per un'auto di successo.
Ottiene quindi un colloquio con i vertici Ford che però si mostrano scettici verso le sue idee, ma le abilità oratorie di Lee sono ottime e così gli vengono forniti i mezzi per avviare il progetto e una scadenza di 18 mesi.

In 100 giorni l'auto è già pronta : si chiama Mustang.

La nuova Ford, ancora in formato prototipo, fa la sua prima apparizione nel '62, alla tappa statunitense del campionato di F1 sul circuito di Watkins Glen, che fu luogo in quell'anno di uno straordinario Hat-trick di Jim Clark dopo un epico duello con la BRM di Graham Hill; ma questa è un'altra storia...

Dopo la presentazione in pista la Mustang gira anche diversi college, tuttavia riceve così pochi consensi che la Ford sembra addirittura accantonare il progetto, pensateci...la Mustang, in un certo momento della storia, non si doveva neppure fare.
Effettivamente l'estetica di questo prototipo è molto diversa da quello che sarà poi il prodotto finale, una linea troppo forse troppo futuristica, ma Iacocca non molla.

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La Mustang viene stravolta e il 17 Aprile del '64 è pronta al vero debutto, al New York World's fair : è un successo.
Henry Ford II
(La Mustang nel '64 al NY World's fair con Henry Ford II, nipote dell'omonimo fondatore Ford)

22mila auto vendute solo il giorno della presentazione, ordini a destra e a manca, la Ford decide di battere il ferro finchè è caldo.
La primissima edizione è infatti un'enorme svolta, ma al contempo poco originale, in quanto i componenti sono pescati qua e la da diversi modelli preesistenti, principalmente dalla Falcon, con cui condivide le sospensioni SLA (short-long arm) e persino il pianale.

Quindi la casa americana aggiusta ancora la mira e con una serie di migliorie arriva ad un prodotto molto più curato e soprattutto con parti nuove progettate apposta per la Mustang.
Il risultato finale, la prima Mustang definitiva, è quindi una fantastica belva a trazione posteriore che si presenta ora in versione due o quattro porte e anche con l'opzione cabriolet.

Poi ovviamente c'è da parlare dei propulsori : che sono tra l'altro il motivo per cui questa storia si chiama “Cazzotti americani” e non “Sfida all'ottimizzazione delle prestazioni”.
Perchè di cazzotti si deve parlare, di muscoli meccanici allo stato puro, di botte da orbi stile rissa da bar americano, da certi punti di vista la classica gara a chi c'è l'ha più lungo.

Per la versione meno potente la scelta ricade su un “sobrio” sei cilindri in linea 3,3 litri da 120 cavalli per poi salire con i centimetri cubi fino ad arrivare al V8 4.7 litri con carburatori a 2 o 4 corpi per una potenza di 225 cavalli.
Ma come tutte le auto, anche la Mustang ha le sue imperfezioni, come la scelta dei freni a tamburo, con quelli a disco usciti già da 10 anni con la Citroen DS, o lo sterzo a cui servono 5 giri per arrivare al minimo raggio di sterzata.

Ma il risultato è comunque eccellente, infatti la Mustang si piazza terza al premio auto dell'anno del '65 e raggiunge in quell'anno, il milione e mezzo di vendite.
Ford è conscia della sua forza e mette la ciliegina ad un anno incredibile piazzando la vettura all'86esimo piano dell'empire state building.
1965-Ford-Mustang
Una dimostrazione di supremazia che chiude in bellezza l'anno e manda tutti a riposo per raccogliere i frutti nel '66.
Ma c'è qualcuno che questa storia l'ha vista, l'ha studiata, ha accolto questo nuovo termine, “pony car”, che la Mustang ha coniato, l'ha evoluto e ha aspettato nell'ombra il calmarsi delle acque.

Il 26 settembre del 1966, la Chevrolet, annuncia la Camaro...

 

Vai al secondo episodio : " IL PRIMO ATTACCO ALLA CORONA " 

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